L'anello di Cintoia, Montescalari e Monte Moggino  

8 dicembre 2019

Accompagnatori: Antonio, Piero e Stefano  

Ruderi di una fortificazione su Monte Moggino  

 

 

 

Con questa escursione riprendiamo l'esplorazione dei monti del Chianti che abbiamo iniziato lo scorso anno con i "boschi del Commissario Bordelli" e che abbiamo proseguito con l'anello di Monte Gonzi e l'anello dei Castelli di Cintoia. Si tratta di un'escursione abbastanza facile, (T/E), quasi sempre su strade bianche e sentieri ben tracciati, salvo il breve percorso lungo il dissestato lastricato romano. Distanza totale, comprese brevi deviazioni per visitare una chiesetta e dei ruderi, 11 km, dislivello 720 metri, differenza di quota 396 metri tra 324 e 720, durata non più di 6 ore comprese le soste.
Tutto il percorso si svolge sul versante destro della valle di Cintoia, percorsa dal torrente Sezzatana, affluente dell'Ema, a sua volta affluente della Greve.
La zona conserva traccie di insediamenti preistorici ed etruschi. Da queste parti passava l'antica Cassia Adrianea e le sue diramazioni, della quale sono rimasti sentieri basolati, cioè lastricati e i toponimi conservano il ricordo della presenza dei longobardi, che preferivano muoversi lungo i crinali ed evitare i fondovalle; un esempio l'agriturismo in localià "Sala", termine longobardo che indicava proprietà poderali con i loro fabbricati e che abbiamo trovato a Fiesole, lungo il sentiero di Stilicone.
Tutto il territorio attraversato è nel comune di Greve, anche se per qualche chilometro camminiamo lungo il confine con il Comune di Figline Valdarno.

L'anello inizia dal parcheggio della Panca, proprio sotto l'abitato, dove lasciamo le auto. Imbocchiamo quindi la strada che porta a Montescalari e dopo 500 metri la lasciamo per visitare la chiesetta romanica di San Pietro a Cintoia. Ritorniamo su i nostri passi e raggiungiamo la "capanna dei cinghialai", dove lasciammo le auto per l'escursione con Marco Vichi. Superato il maestoso "cerro dalle cento braccia", raggiungiamo l'austera abbazia di Montescalari. Se la proprietaria ce lo permetterà, daremo un'occhiata al suo interno!
Ripartiamo sempre seguendo la strada, superiamo il tabernacolo che dette da pensare al commissario Bordelli e raggiungiamo la "cappella nel bosco", ormai ridotta ad un rudere. Qui lasciamo la strada che porta a Piandalbero e pieghiamo a sinistra verso Fonte ai Trogoli. Dopo la fonte lasciamo a destra la strada che prosegue verso San Polo e prendiamo verso Monte Moggino, sepre seguendo la segnaletica del Comune di Greve che indica questo percorso. Dopo circa 300 metri un cartello malconcio indica a destra la sommità del Monte lungo un sentiero ormai invaso dalla vegetazione. Lo seguiamo e in qualche centinaio di metri arriviamo ai resti di una fortificazione che aveva il compito di vigilare sulla parte alta della vallata.
Ritorniamo sulla strada e con altri 300 metri raggiungiamo i resti di una bella casa colonica sommersa dalla vegetazione che si chiamava Casa Monte Moggio. La torre e la casa ci fanno pensare a come il territorio doveva essere diverso appena 50 anni fa, con campi terrazzati, chiese funzionanti e comunità di mezzadri.
Dopo altri 600 metri, imbocchiamo un sentiero in discesa che ci ha fatto penare non poco, perché non segnalato e non facilmente riconoscibile proprio al bivio. Niente paura, noi non ci perderemo con l'aiuto della traccia rilevata durante il sopralluogo.
Il sentiero incrocia tratti di lastricato romano e sempre scendendo lungo il versante raggiungiamo la via di Sezzate che attraversa il Borro di Sezzate dopo la confluenza con il Borro delle Cannucce, che abbiamo già attraversato in alto, vicino a Fonte a Trogoli. Incrociamo quindi una strada più larga che ci porta al Castello di Cintoia che si trova alla sommità di un colle e che visitiamo. Scendiamo nuovamente verso il fondovalle e, dopo aver attraversato per ben due volte, il torrente Sezzatana raggiungiamo il parcheggio e la Panca. Qui potremo consumare una bella merenda presso la pizzeria il Cielo, che conosciamo per precedenti frequentazioni.

Il percorso è pubblico e disponibile in ViewRanger all'indirizzo:
https://my.viewranger.com/route/details/MjcxMDQzMg==

• Primo punto di ritrovo: ore 8:45 al parcheggio dei Bottai, dove compatteremo le auto.
• Secondo punto di ritrovo alle ore 9:30 presso l'osteria il Cilegiolo in località Falciani
• Terzo punto di ritrovo alla Panca alle ore 10:00 e partenza dell'escursione

Se la Pizzeria il Cielo alla Panca è aperta e avremo organizato con la vostra adesione, potremo fare merenda, comunque portatevi tutti i generi di conforto, perchè il pranzo lo faremo sicuramente per strada.
Per il vestiario regolatevi con il meteo e vestitevi a strati. Scarpe comode, dotate di suola aggrappante. Consigliamo vivamente scarponcelli e bastoncini, per ogni altra richiesta contattate i capogita.

Comunicare la propria partecipazione a gli accompagnatori entro le ore 12 del giorno antecedente l'escursione: Antonio e Piero, ai numeri 3334790218 e 3291868081, anche via Whatsapp.

 
 

 

 
 

 

 

 

 

GRUPPO TREKKING LASTRA A SIGNA

CASA DEL POPOLO TRIPETETOLO
VIA LIVORNESE,108 LASTRA A SIGNA 50055 e-mail info@lastratrekking.it

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